“È una breve opera musicale ispirata alla stupefacente opera poetica di Dante: stupenda sia nei contenuti narrati sia nella forma sorprendente – un prosimetro su cui espertidantisti ancora si interrogano con stupore. Un musicista come me, invece, si interroga sulla forte commozione che quest’opera ancora suscita a un lettore del terzo millennio, equella commozione ho cercato di restituirla in termini musicali. Ho scritto questa cantata con l’ambizione di mettere nei pentagrammi di una partitura qualche scheggiadella luce che la lettura di Vita nova accende nel mio animo, immaginando un Dante giovane, così lontano nel tempo – e così nostro contemporaneo grazie alla forza della sua poesia.
L’orchestra si fa guidare da una voce recitante che fa risuonare i versi danteschi, e da una voce di soprano che vocalizza gli inafferrabili sospiri suggeriti da “uno spirto soave ien d’amore”.