LONDRA, 2 Marzo – Il “Nicola Piovani Quintetto” ha inaugurato la settimana del Italian Film Festival a Londra. Il concerto si è tenuto ieri sera (martedì 1 marzo) presso la Cadogan Hall, una delle più prestigiose sale da concerto d’Europa.
Gli italiani erano molti, come prevedibile, tra i quali anche attori del cinema e personaggi della televisione, ma sorprendente è stata l’affluenza degli inglesi, appassionati della musica italiana o del cinema italiano che non hanno voluto mancare a questo prestigioso evento organizzato dall’Italian Cultural Institute.
Il maestro ha eseguito sul palco molti dei suoi celebri brani composti per il cinema e prima di esibirsi ne “La voce della luna”, ha voluto ricordare con affetto Federico Fellini e quel suo ultimo film.
Gli spettatori in sala erano assorti da quella musica che con delicatezza li catturava, una musica che si insinua come una carezza, una carezza di un amico, una carezza che conosci e riconosci, ma che non ha fine.
Piovani ha sottolineato come la musica possa uscire dal cinema per riempire altri luoghi, luoghi di condivisioni in cui le persone vanno a riunirsi per ascoltare altre persone suonare, oggi, come nel futuro, anche quando i supporti tecnologici di adesso che ne veicolano l’ascolto diventeranno antiquariato.
Diversi sono stati gli interventi, interventi che hanno raccontato i brani e la loro genesi. La musica che racconta le storie senza raccontare i fatti, ma racconta come questi fatti si sono svolti raccontandone le emozioni.
Ma non sono mancati i riferimenti all’attualità, come il riferimento alla musica passiva che sentiamo nel supermercati o nei ristoranti, che il maestro vorrebbe fosse vietata con una legge alla stregua del fumo passivo, e ha ricordato per due volte, a chi sostiene che chi non è in televisione non esiste, che era contento, molto contento di non esistere ma avere la possibilità di essere lì.