Labirinto di Creta (2024)

Nuova opera per ragazzi commissionata dalla fondazione Teatro Petruzzelli.

Due figure clownesche simili a due comici del varietà raccontano la favola liberamente ispirata al labirinto di Creta, quel luogo nel quale si entra ma non si esce perché ci si perde e non si trova più la via.
Minosse, il sovrano di Creta, fa rinchiudere nel labirinto il Minotauro, un essere metà uomo e metà toro che si nutre di bambini. Ogni anno vengono dati in sacrificio al Minotauro sette
ragazzine e sette ragazzini ateniesi come offerta di pace tra le due città in guerra. Un giorno però Teseo, figlio di Egeo, re di Atene, decide di sfidare il mostro per mettere fine a questa terribile usanza. Il ragazzo si offre volontario tra i quattordici giovani che quell’anno vengono sacrificati al Minotauro e si imbarca per Creta. Giunto in città, si innamora di Arianna, la figlia del re Minosse, e le racconta il suo progetto. Anche la ragazza si innamora perdutamente innamorata del giovane e decide di aiutarlo.
Arianna fa riflettere Teseo: anche se lui riuscisse nell’impresa di uccidere il mostro, resterebbe imprigionato per sempre nel labirinto. Ma la giovane suggerisce un astuto trucco: dona al giovane un gomitolo di lana da portare con sé. Un capo del gomitolo lo terrà lei in mano all’ingresso e l’altro capo lo porterà lui con sé dentro i meandri.

In virtù della sua audacia, Teseo affronta il mostro e, dopo averlo trafitto con una piccola spada nascosta sotto la veste, riesce ad uscire da quel dedalo proprio grazie allo stratagemma del filo di lana, da ripercorrere a ritroso e ritornare da Arianna, liberando così per sempre Atene dall’obbligo di inviare altre vittime sacrificali e indirizzando il racconto a un gioioso lieto fine.

Non si ha bisogno di erigere un labirinto, perché l’universo già lo è.
J.L.Borges

Foto : Clarissa Lapolla

© Casa Editrice Alba - Tutti i diritti riservati